Il mercato del cibo per animali in Italia ha superato i 3 miliardi di euro nel 2024, ma molte etichette sfruttano termini ambigui per attirare i consumatori. Parole come "naturale", "biologico" o "grain-free" possono ingannare, creando false aspettative sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto. Ecco cosa devi sapere per fare scelte più consapevoli:
- "Naturale": Non regolamentato in Europa, può includere ingredienti sintetici.
- "Biologico": Deve rispettare rigide normative UE. Cerca il logo ufficiale.
- "Grain-Free": Non sempre necessario. Può nascondere rischi nutrizionali.
- "Ipoallergenico": Non elimina completamente il rischio di allergie.
- "Ricco di Proteine": La qualità delle proteine è più importante della quantità.
- "Ingredienti Selezionati": Spesso vago, non garantisce qualità superiore.
- "Veterinario Raccomandato": Verifica se l'affermazione è supportata da studi.
- "Formula Curativa": Non sempre basata su evidenze scientifiche.
Consiglio pratico: Leggi sempre l'elenco degli ingredienti, evita slogan fuorvianti e consulta il tuo veterinario per garantire una dieta equilibrata al tuo animale.
1. Naturale
Nel mondo del pet food, il termine "naturale" è uno degli slogan più fraintendibili. Spesso i consumatori lo collegano all'assenza di additivi artificiali, ma in Europa manca una definizione regolamentata che ne chiarisca il significato, lasciando spazio a interpretazioni vaghe e talvolta fuorvianti [2].
Un'indagine del 2020 sui consumatori italiani ha mostrato che la dicitura "contiene ingredienti naturali" è percepita come l'indicatore principale della qualità di un alimento per animali [3]. Questo messaggio, però, viene spesso comunicato in modo da far pensare automaticamente all'assenza di sostanze chimiche, anche quando non è del tutto corretto.
L'AAFCO (Association of American Feed Control Officials), che stabilisce gli standard per l'alimentazione animale, precisa:
"Non esiste alcun requisito o dichiarazione che gli alimenti o ingredienti naturali siano più sicuri di quelli prodotti attraverso un processo chimico sintetico" [4].
In altre parole, secondo AAFCO, anche prodotti con l'etichetta "naturale" possono includere ingredienti trattati o composti sintetici.
Per capire se un prodotto è davvero naturale, non fermarti alla scritta in evidenza sulla confezione. Esamina attentamente l'elenco degli ingredienti e cerca certificazioni affidabili, come quelle rilasciate da ICEA, CCPB, NATRUE o ECOSMETICA [6].
Ricorda: le etichette sono strumenti di marketing. Non limitarti alla parola "naturale". Controlla se il prodotto riporta una dichiarazione AAFCO e una chiara dichiarazione nutrizionale [5]. Questo è un esempio di come alcune diciture possano distorcere la percezione delle reali qualità del prodotto.
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2. Biologico/Organic
A differenza del termine "naturale", spesso ambiguo, "biologico" è regolamentato da criteri molto rigidi. Quando si parla di "biologico", ci si riferisce a ingredienti coltivati senza l'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, seguendo normative precise. Tuttavia, anche questa etichetta può essere utilizzata in modo ingannevole, nascondendo dettagli importanti sulla reale qualità degli ingredienti.
Dal 27 ottobre 2023, il Regolamento 2023/2419 stabilisce che per essere definito "biologico", un prodotto deve contenere almeno il 95% di ingredienti agricoli biologici in peso. Se questa percentuale è inferiore, il termine può comparire solo nella lista degli ingredienti, accompagnato dalla percentuale esatta [10].
Martin Häusling, deputato europeo, ha dichiarato:
"Con questo regolamento abbiamo colmato una lacuna nel settore della produzione biologica... È importante che i consumatori ricevano una guida" [8].
A partire dal 1° maggio 2024, tutti i prodotti preconfezionati etichettati come biologici dovranno riportare il logo ufficiale dell'UE e il codice dell'organismo di controllo, che sarà verificabile nell'elenco MIPAAF [9] [10] [11].
Nel 2023, il mercato globale degli alimenti biologici per animali ha raggiunto un valore di 23,6 miliardi di dollari, registrando una crescita del 6,7% rispetto agli anni precedenti [12]. Se un prodotto si dichiara biologico ma non presenta il logo UE, è sempre consigliabile contattare l'organismo di controllo indicato sull'etichetta per verificare l'autenticità [9].
Queste normative puntano a offrire maggiore chiarezza e affidabilità, ma è comunque fondamentale controllare attentamente le etichette prima di acquistare.
3. Grain-Free
"Grain-free" si riferisce a prodotti senza cereali, spesso pubblicizzati come più salutari. Tuttavia, questa affermazione può essere ingannevole, sfruttando le preoccupazioni dei proprietari riguardo ad allergie, problemi digestivi e salute generale [15].
In realtà, le diete senza cereali non sono necessarie per tutti gli animali [13]. A dispetto di quanto suggerito dal marketing nell'ultimo decennio, i cereali integrali non sono semplici "riempitivi" negli alimenti per animali. Al contrario, apportano proteine, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali e fibre, contribuendo a una dieta equilibrata [20].
Il Mito delle Allergie ai Cereali
Le allergie ai cereali nei cani sono molto rare, coinvolgendo meno dell'1% della popolazione canina. I principali responsabili delle allergie alimentari sono piuttosto ingredienti come manzo, latticini e pollo [18].
Cosa Sostituisce i Cereali?
Quando i cereali vengono eliminati, spesso vengono sostituiti con ingredienti come patate, piselli o lenticchie. Molti pensano che gli alimenti grain-free siano automaticamente a basso contenuto di carboidrati, ma non è così. I cereali vengono semplicemente rimpiazzati da altre fonti di carboidrati.
Ad esempio, patate e tapioca, comunemente usate in queste formule, offrono un valore nutrizionale inferiore rispetto a cereali come mais o avena, fornendo meno proteine e una maggiore quantità di zuccheri.
Problemi Cardiaci e Diete Grain-Free
Alcuni studi hanno identificato una correlazione tra alimenti grain-free – ricchi di legumi e patate – e un aumento dei casi di cardiomiopatia dilatata (DCM) nei cani. Si stima che circa il 90% dei casi segnalati di DCM sia associato a questo tipo di dieta.
La FDA ha condotto indagini su alimenti per cani contenenti piselli, lenticchie, legumi o patate come ingredienti principali, notando un possibile collegamento con l'insorgenza di DCM. Questo potrebbe spiegare l'attenzione crescente verso le diete grain-free, nonostante i rischi.
Il Mercato Italiano in Crescita
Nonostante le preoccupazioni, il mercato italiano degli alimenti grain-free ha registrato una crescita significativa in termini di volume e valore nel 2024 [14].
Cosa Consigliano i Veterinari?
La dottoressa Jennifer S. Fryer, DVM, sottolinea:
"I cani che non sono allergici o intolleranti ai cereali dovrebbero essere alimentati con una dieta commercialmente disponibile che contenga cereali, a meno che non sia diversamente indicato da un veterinario" [16].
Prima di optare per una dieta grain-free, è fondamentale consultare un veterinario per escludere eventuali allergie o intolleranze [13]. Leggere attentamente le etichette e affidarsi al parere di un esperto rimane il modo migliore per garantire una scelta nutrizionale corretta. Questo caso dimostra ancora una volta come il marketing possa influenzare le percezioni, distorcendo la realtà nutrizionale.
4. Ipoallergenico/Hypoallergenic
Il termine "ipoallergenico" nei prodotti per animali domestici suggerisce che siano meno inclini a causare reazioni allergiche. Tuttavia, questa definizione può trarre in inganno, poiché non esistono regolamenti stringenti che ne disciplinino l'uso nel settore del pet food[27]. È importante tenere a mente che nessun alimento per animali è completamente privo di allergeni. Gli alimenti ipoallergenici sono progettati per minimizzare il rischio di reazioni, ma non possono eliminarlo del tutto[27]. Vediamo ora quali sono i principali allergeni e come il marketing possa influenzare la percezione di questi prodotti.
La Verità Dietro l'Etichetta
I prodotti ipoallergenici spesso evitano ingredienti noti per scatenare allergie, come manzo, latticini, grano, pollo, uova e soia. In alternativa, utilizzano fonti proteiche meno comuni, come pesce o anatra, e carboidrati più facilmente digeribili [27]. Alcuni includono proteine idrolizzate, che vengono scomposte in frammenti più piccoli per ridurre il rischio di una risposta immunitaria.
Gli Allergeni Più Diffusi
Contrariamente a quanto si pensa, le allergie alimentari nei cani sono relativamente rare [23]. Gli alimenti che più frequentemente causano reazioni includono proteine animali come pollo, manzo, latticini ed uova [23]. Al contrario, ingredienti come agnello, maiale e pesce tendono a provocare meno allergie [23].
Un punto interessante: le infezioni all'orecchio colpiscono il 65-80% dei cani che soffrono di allergie alimentari[27]. Nel 2018, nel Regno Unito, si è osservato un aumento del 75% nella richiesta di cibi ipoallergenici per cani.
Nell'Unione Europea, esistono 14 allergeni alimentari che devono essere dichiarati se presenti negli ingredienti, tra cui glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte e frutta a guscio [22].
Il Ruolo Cruciale della Diagnosi Veterinaria
L'Università Tufts spiega:
"Le allergie alimentari si verificano quando il sistema immunitario di un animale interpreta erroneamente una proteina alimentare come una minaccia e attiva una risposta immunitaria" [23].
Prima di modificare la dieta del tuo animale, è essenziale consultare un veterinario [23]. Le diete di eliminazione, supervisionate da un professionista, sono il metodo più efficace per identificare le allergie alimentari [23]. I sintomi più comuni includono prurito, problemi cutanei, infezioni alle orecchie, disturbi digestivi, perdita di pelo e mantello spento. È importante distinguere tra allergie alimentari, che coinvolgono il sistema immunitario, e intolleranze alimentari, legate a difficoltà digestive [23]. Solo un veterinario può individuare la causa precisa dei sintomi e consigliare la dieta più adatta, sottolineando sempre l'importanza di leggere con attenzione le etichette per individuare eventuali allergeni.
5. Ricco di Proteine/High Protein
Passiamo ora a esaminare l'etichetta "ricco di proteine" e il suo reale significato. Come molti altri termini di marketing, questa dicitura può nascondere informazioni poco chiare, poiché non è la quantità di proteine a fare la differenza, ma la loro fonte e qualità [Article]. Secondo un sondaggio di petMD, il 53% dei proprietari di animali crede erroneamente che un contenuto proteico più elevato corrisponda automaticamente a una qualità migliore del cibo [34].
Il Significato Dietro le Etichette e la Trappola delle Percentuali
Le etichette dei cibi per animali possono essere ambigue, specialmente riguardo al contenuto di carne. Il termine "proteine grezze" si riferisce alla quantità totale di proteine presenti, senza specificare se provengano da fonti animali o vegetali. Questo significa che un prodotto dichiarato "ricco di proteine" potrebbe includere proteine vegetali, spesso meno adatte a soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali.
Tra il 2015 e il 2017, le vendite di cibo per cani si sono orientate verso marchi che indicano la carne come primo ingrediente, con un incremento di 7,4 punti percentuali [32]. Tuttavia, è essenziale comprendere cosa significano realmente le diciture sulle etichette. Ecco una tabella che chiarisce il contenuto effettivo di pollo in base alla terminologia utilizzata:
Dicitura sull'Etichetta | Contenuto Effettivo di Pollo |
---|---|
"Gusto di pollo" | 0% - 3% |
"Con pollo" | 4% |
"Pollo" | Almeno 26% |
"Pollo E manzo" | Almeno 26% di ciascuno |
"Pollo CON manzo" | 26% pollo, 4% manzo |
Qualità vs Quantità: Un Aspetto Fondamentale
Il Dr. Richard Patton riassume la questione in modo semplice:
"Ci sono due numeri che devi conoscere sulle proteine: la quantità (l'unico numero sull'etichetta del cibo per animali) e la qualità (un numero mai presente sull'etichetta)".
La qualità proteica si valuta in base alla capacità della fonte di fornire aminoacidi essenziali che l'organismo può utilizzare. Le proteine di origine animale, in genere, offrono un profilo aminoacidico più completo rispetto a quelle vegetali.
Come Identificare Proteine di Buona Qualità
Per scegliere cibi con proteine di qualità, verifica che carne o pesce siano tra i primi ingredienti elencati [32]. Evita prodotti con termini vaghi come "carne e derivati animali", che spesso indicano l'uso di sottoprodotti di bassa qualità.
Fabbisogni Nutrizionali Effettivi
L'Association of American Feed Control Officials (AAFCO) stabilisce che il cibo per cani adulti debba contenere almeno il 18% di proteine, mentre per i cuccioli la percentuale varia tra il 22% e il 32%. Per garantire un'alimentazione equilibrata, è consigliabile scegliere alimenti con almeno il 20-30% di proteine per i cani e oltre il 30% per i gatti.
Questa analisi ci mostra come molte etichette nutrizionali possano essere fuorvianti, nascondendo la vera composizione degli ingredienti. Per una dieta adeguata al tuo animale, consulta sempre un veterinario [30].
6. Ingredienti Selezionati
Quando si parla di alimenti, l'uso del termine "ingredienti selezionati" è una strategia di marketing molto diffusa. Questo termine, pur suonando rassicurante, spesso cela una qualità non necessariamente superiore. Infatti, non ha un significato legale chiaro, permettendo ai produttori di utilizzarlo liberamente senza dover dimostrare alcuna reale eccellenza.
La Vaghezza del Termine
L'etichetta "ingredienti selezionati" si basa esclusivamente sulla fiducia riposta nel produttore. Non esistono normative che definiscano cosa renda un ingrediente "selezionato" rispetto a uno standard. Questo lascia spazio a interpretazioni ambigue.
Il Dr. Jerry Klein, veterinario capo dell'AKC, consiglia di non lasciarsi ingannare da queste diciture e di concentrarsi su ciò che conta davvero:
"La sezione degli ingredienti è la parte più importante dell'etichetta da leggere" [37].
Come Valutare la Qualità Reale
Per capire se un prodotto è davvero di qualità, è fondamentale esaminare la lista degli ingredienti. Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di peso [37], e questa informazione è molto più affidabile di qualsiasi slogan.
Cerca prodotti che specificano chiaramente la fonte degli ingredienti. Ad esempio, un'etichetta che riporta "pollo 50%" offre molte più informazioni rispetto a "carne e derivati animali". Una maggiore specificità indica che il produttore ha un controllo diretto sulla filiera e non ha nulla da nascondere.
Segnali di Trasparenza
I produttori che utilizzano materie prime di qualità solitamente adottano descrizioni dettagliate. Invece di termini vaghi come "cereali" o "sottoprodotti animali", preferiscono indicazioni precise come "riso integrale" o "fegato di pollo disidratato". Questi dettagli sono segno di un controllo rigoroso sulla qualità.
Alcuni marchi più avanzati offrono persino sistemi di tracciabilità, che consentono di seguire ogni ingrediente dal produttore al prodotto finale. Antonio Milanese, esperto del settore, sottolinea l'importanza di questa pratica:
Come Verificare la Qualità
Se vuoi davvero capire la qualità di un prodotto, contatta direttamente il produttore per chiedere informazioni sui fornitori e sui controlli di qualità. Un produttore che evita risposte chiare potrebbe nascondere una qualità discutibile. Al contrario, chi investe realmente nella qualità sarà lieto di condividere dettagli sul processo produttivo.
Le etichette, pur essendo un punto di partenza, forniscono solo informazioni di base. Interpretarle correttamente è fondamentale per fare scelte alimentari più consapevoli, andando oltre il linguaggio promozionale.
7. Veterinario Raccomandato
Tra le etichette più persuasive nel settore degli alimenti per animali, "veterinario raccomandato" si distingue per il suo impatto emotivo. Questo claim sfrutta la fiducia che i proprietari di animali ripongono nei veterinari, ma spesso manca di solide basi che lo supportino.
Cosa Significa Davvero
Secondo l'Association of American Feed Control Officials (AAFCO), un'azienda può dichiarare che un prodotto è "veterinario raccomandato" solo se ha condotto un sondaggio su almeno 300 veterinari e una parte significativa di loro ha effettivamente raccomandato il prodotto. Tuttavia, non tutte le aziende rispettano questi standard, utilizzando il claim senza le dovute verifiche.
Differenze nei Claim
Non tutti i claim che coinvolgono i veterinari sono uguali. Ad esempio, "formulato da veterinario" significa che un singolo professionista ha contribuito alla creazione del prodotto. Invece, "veterinario raccomandato" dovrebbe basarsi su un sondaggio ampio e rappresentativo. La dottoressa Laura Robinson, consulente per Canidae Pet Food, avverte:
"Un'approvazione veterinaria non sempre implica che sia stata data da un nutrizionista veterinario".
Come Valutare l'Affidabilità
Per verificare se un claim "veterinario raccomandato" è credibile, considera questi aspetti:
- Rispetto dei requisiti AAFCO per la fase di vita dell'animale.
- Coinvolgimento di un nutrizionista veterinario nella formulazione.
- Superamento di studi di alimentazione a lungo termine conformi alle linee guida AAFCO.
Affidarsi al Proprio Veterinario
Nonostante le etichette, il consiglio del tuo veterinario rimane la fonte più affidabile per le esigenze specifiche del tuo animale, soprattutto in caso di condizioni di salute particolari. La consulenza diretta garantisce una valutazione personalizzata e basata su conoscenze approfondite.
8. Formula Curativa/Therapeutic Formula
Il termine "formula curativa" spesso evoca l'idea di benefici terapeutici per la salute degli animali. Tuttavia, non sempre queste affermazioni sono supportate da solide evidenze scientifiche. È importante distinguere tra vere diete terapeutiche e semplici strategie di marketing.
La Differenza tra Autentico e Ingannevole
Le vere diete terapeutiche sono sviluppate per affrontare specifiche patologie negli animali e si basano su studi scientifici validati. Al contrario, molti prodotti si definiscono "terapeutici" senza avere l'approvazione ufficiale della FDA. Secondo l'ente regolatore, tali prodotti possono risultare "non conformi" se non supportati da prove concrete [43].
Il Problema delle False Promesse
Il mercato delle diete terapeutiche è in continua espansione, ma spesso alimentato da promesse poco affidabili. Negli Stati Uniti, nel 2024, il 59% dei cani e il 61% dei gatti sono stati classificati come sovrappeso o obesi, una tendenza che ha incrementato la richiesta di prodotti etichettati come "terapeutici" [44].
Come Identificare le Vere Diete Terapeutiche
Per scegliere una dieta terapeutica affidabile, è importante valutare due aspetti fondamentali:
- Supporto scientifico: Le vere diete terapeutiche sono basate su studi e test di alimentazione che dimostrano la loro efficacia nel prevenire, trattare o gestire determinate condizioni mediche.
- Regolamentazione FDA: Questi prodotti sono rigorosamente regolamentati e classificati come "farmaci", destinati alla diagnosi, trattamento o prevenzione di malattie [43].
Attenzione ai Prodotti Non Regolamentati
Gli alimenti che si presentano come "approvati dal veterinario" ma non richiedono prescrizione spesso non rispettano le normative FDA. Questi prodotti possono sfruttare la fiducia dei consumatori senza offrire reali benefici terapeutici [43].
Consigli per una Scelta Informata
Come già sottolineato, leggere attentamente le etichette è essenziale. Nel caso delle diete terapeutiche, verifica sempre la presenza di ricerche scientifiche e il rispetto delle regolamentazioni. Inoltre, consulta il tuo veterinario per ricevere una prescrizione adeguata e affidati a marchi che collaborano con nutrizionisti certificati [43].
Tabella di Riferimento Rapido
Ecco una tabella che riassume i termini più comuni nel marketing dei prodotti per animali, il loro significato reale e le verifiche utili per una scelta consapevole.
Termine di Marketing | Beneficio Dichiarato | Significato Reale | Come Verificare/Cosa Controllare |
---|---|---|---|
Naturale | Ingredienti puri e non processati | Indica ingredienti lavorati solo con metodi fisici, ma la definizione FEDIAF può includere componenti non del tutto naturali [18] | Controlla la lista degli ingredienti e verifica il processo produttivo rispetto alla definizione FEDIAF |
Biologico/Organic | Assenza di pesticidi e sostanze chimiche | Prodotto realizzato senza pesticidi o sostanze chimiche sintetiche, garantito solo da certificazioni ufficiali | Cerca certificazioni riconosciute sull'etichetta |
Grain-Free | Migliore digestione e minori rischi di allergie | I cereali forniscono energia e nutrienti essenziali; solo il 13% delle allergie è legato ai cereali [18] | Se il tuo animale non ha allergie ai cereali, non è necessario evitarli; consulta il veterinario in caso di dubbi |
Ipoallergenico/Hypoallergenic | Riduce il rischio di allergie | Non regolamentato; suggerisce una minore probabilità di reazioni, ma la sensibilità varia tra individui [18] | Cerca proteine idrolizzate e consulta il veterinario per conferme |
Ricco di Proteine/High Protein | Supporta muscoli e salute generale | Indica un alto contenuto proteico, ma verifica se corrisponde alle reali esigenze nutrizionali del tuo animale | Confronta la percentuale di proteine con i bisogni specifici legati all'età e alla salute del tuo animale |
Ingredienti Selezionati/Selected Ingredients | Qualità superiore degli ingredienti | Spesso vago; le formule che elencano ingredienti specifici sono più trasparenti [18] | Scegli prodotti che indicano chiaramente ogni ingrediente, evitando diciture generiche |
Veterinario Raccomandato/Veterinarian Recommended | Approvazione da esperti | Spesso usato per marketing, non sempre indica un vero endorsement veterinario | Chiedi al tuo veterinario se conosce e approva il prodotto; verifica la presenza di studi clinici |
Formula Curativa/Therapeutic Formula | Benefici terapeutici dichiarati | Molti prodotti non hanno approvazione FDA né solide basi scientifiche [43] | Controlla se esistono approvazioni FDA e studi scientifici a supporto |
Questa guida ti aiuta a distinguere tra promesse pubblicitarie e realtà, rendendo più semplice una scelta informata.
Suggerimento utile: Leggi sempre con attenzione etichette e liste degli ingredienti. Per valutare le affermazioni legate alla salute, considera di consultare un nutrizionista veterinario [18] [45].
Conclusione
Il mondo del pet food può sembrare un labirinto, ma con le giuste informazioni tutto diventa più chiaro. Come abbiamo visto, molti termini utilizzati nel marketing sono pensati per catturare la nostra attenzione, piuttosto che fornire dettagli concreti sulla qualità nutrizionale dei prodotti.
Uno studio del 2019 ha mostrato che, su un campione di 2.181 proprietari di animali, la maggior parte desidera offrire al proprio animale "la migliore nutrizione possibile" [47]. In Italia, nel 2023, il 40% dei consumatori di cibo per animali ha cercato prodotti che mettessero al centro la salute degli animali [46]. Questo dato sottolinea quanto sia importante dare priorità alla scienza piuttosto che ai claim pubblicitari.
Per fare scelte consapevoli, affidati alla scienza e non al marketing. Il cibo per animali rappresenta la dieta quotidiana del tuo amico a quattro zampe e deve includere tutti i macro e micronutrienti necessari per il suo benessere.
Ecco tre passi fondamentali per orientarti meglio:
- Rivolgiti al tuo veterinario: Solo un esperto può aiutarti a capire le esigenze specifiche del tuo animale, considerando età, taglia e condizioni di salute.
- Leggi attentamente l’etichetta: Controlla la lista degli ingredienti e cerca certificazioni ufficiali, dando più peso alla trasparenza che alle promesse pubblicitarie.
- Osserva il tuo animale: Il pelo, i livelli di energia e la qualità delle feci sono ottimi indicatori per capire se il cibo scelto è davvero adatto.
Da FitoPets, ci impegniamo per la trasparenza e l’educazione. Offriamo consultazioni naturopatiche gratuite e risorse utili per aiutarti a comprendere meglio le esigenze nutrizionali del tuo animale. I nostri prodotti naturali vengono selezionati con cura, privilegiando ingredienti semplici e processi produttivi chiari.
Il mercato del pet food in Italia è in continua espansione, con il segmento biologico che si prevede crescerà del 7,5% all’anno fino al 2030 [46]. Essere informati ti permette di andare oltre le promesse pubblicitarie e garantire al tuo animale una nutrizione davvero adeguata. Perché il benessere del tuo animale parte sempre dalla ciotola.
FAQs
Quali sono i possibili rischi degli alimenti per animali etichettati come 'grain-free'?
Gli alimenti grain-free e il rischio per la salute del cuore degli animali
Gli alimenti per animali etichettati come grain-free sono spesso associati a un maggiore rischio di cardiomiopatia dilatativa (DCM). Questa grave patologia cardiaca può portare a insufficienza cardiaca, aritmie e, nei casi più estremi, persino a morte improvvisa. Il problema sembra essere legato a due fattori principali: una carenza di taurina e l'elevata presenza di legumi o patate, ingredienti comuni in molte di queste diete.
Per proteggere la salute del tuo animale, è fondamentale scegliere alimenti equilibrati e di qualità, pensati per soddisfare le sue reali esigenze nutrizionali. Se hai dubbi o preoccupazioni sulla dieta del tuo cane o gatto, rivolgiti a un esperto in nutrizione animale per ricevere consigli personalizzati e garantire il benessere del tuo amico a quattro zampe.
Come posso essere sicuro che un alimento per animali etichettato come 'biologico' rispetti le normative europee?
Per essere certo che un alimento per animali etichettato come biologico rispetti le normative europee, controlla la presenza del logo di produzione biologica dell'Unione Europea sull'etichetta. Questo simbolo è la conferma che il prodotto segue gli standard previsti dal Regolamento (UE) n° 2018/848.
In aggiunta, verifica che il prodotto sia accompagnato dalla certificazione di un organismo di controllo accreditato, il quale fornisce un certificato ufficiale di conformità. Sia il logo che la certificazione devono essere chiaramente visibili sull'imballaggio, garantendo così trasparenza e aderenza alle norme europee.
Come posso riconoscere un alimento per animali davvero naturale e senza ingredienti sintetici leggendo l'etichetta?
Per riconoscere un alimento per animali davvero naturale, controlla attentamente l'etichetta. Assicurati che vengano indicati ingredienti chiari e specifici, come carne, verdure o frutta, elencati in base alla loro quantità. Cerca di evitare prodotti che includano additivi chimici, conservanti, coloranti o aromi artificiali.
Opta per alimenti con descrizioni precise e trasparenti, conformi alle normative italiane. È meglio scegliere formule semplici e naturali, evitando termini generici come "sottoprodotti" o "derivati".