La resistenza agli antibiotici è una situazione in cui i batteri sviluppano la capacità di sopravvivere e moltiplicarsi in presenza di un antibiotico, che precedentemente riusciva ad ucciderli.
La resistenza agli antibiotici è un problema globale e alcuni esperti prevedono un'era post-antibiotica, in cui anche le semplici infezioni potrebbero essere fatali.
I tassi di infezioni resistenti agli antibiotici negli animali da compagnia (1) stanno aumentando a un ritmo allarmante. Il principale fattore di resistenza agli antibiotici è l'uso eccessivo di farmaci nella medicina umana e veterinaria, nonché nell'agricoltura industriale.
Per proteggere il proprio animale domestico, occorre non somministrargli antibiotici per infezioni virali o fungine, effettuare un test per scegliere l’antibiotico più giusto e somministrare il farmaco esattamente come prescritto.
Gli Scenari che Creano la Resistenza agli Antibiotici
Man mano che aumenta il numero dei batteri resistenti agli antibiotici, le infezioni che un tempo erano facilmente risolvibili, adesso stanno diventando pericolose. La Morris Animal Foundation afferma che: “Alcuni esperti prevedono un'era post-antibiotica che sembra più simile al Medioevo rispetto al 21° secolo, in cui anche le semplici infezioni potrebbero essere fatali”.
A livello nazionale, i tassi di infezioni resistenti agli antibiotici negli animali da compagnia (2) stanno aumentando a un ritmo allarmante. Alcuni di noi hanno sicuramente sentito parlare di MRSA - stafilococco aureo resistente alla meticillina, ovvero un ceppo di batteri che si trova naturalmente nella maggior parte degli animali, compresi gli esseri umani. Nel cane o gatto, lo stafilococco è presente sulla pelle, nelle mucose e nel tratto gastrointestinale (GI).
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Occasionalmente, gli animali domestici vengono infettati dalla propria flora e si tratta in genere di infezioni relativamente lievi che possono essere facilmente trattate. Ma quando la normale flora di un animale domestico sviluppa resistenza agli antibiotici, le cose possono diventare pericolose.
Quando i batteri mutano e diventano resistenti, anche agli antibiotici molto potenti, inclusa la meticillina, possono causare gravi malattie e persino la morte dell’animale. Data la gravità di questo problema, è fondamentale comprendere cos'è la resistenza agli antibiotici, come si sviluppa e cosa si può fare per preservare la salute degli animali domestici di oggi, delle generazioni future, senza dimenticare che il problema riguarda anche gli umani e altre specie di animali (3).
La Resistenza agli Antibiotici è Esattamente ciò che Sembra
“Resistenza agli antibiotici” è una dicitura utilizzata per descrivere una situazione in cui i batteri sono in grado di sopravvivere e moltiplicarsi in presenza di un antibiotico, che un tempo li ha uccisi o ha interrotto la loro proliferazione.
In molti casi, anche quando i batteri vengono esposti per la prima volta a un particolare antibiotico, la maggior parte di essi morirà, ma alcuni sopravviveranno e trasmetteranno tale resistenza ad altri batteri.
A differenza degli organismi superiori, i batteri possono trasferire il DNA non solo alla loro progenie, ma anche ai batteri di altre specie (4).
Il problema non è che alcuni organismi patogeni possono essere o meno resistenti agli antibiotici, bensì il fatto che i geni di resistenza, presenti in qualsiasi tipo di batteri, trasferiscono la loro capacità di sopravvivenza a miliardi di altri batteri. Da questa situazione vengono creati i superbatteri, ovvero un ceppo di batteri in grado di sopravvivere all'assalto di diversi tipi di antibiotici.
Nel momento in cui il veterinario non può più eliminare le infezioni batteriche con antibiotici, la vita dell’animale è seriamente minacciata.
Come si Sviluppa la Resistenza agli Antibiotici
Gli antibiotici sono pericolosamente sovra-prescritti in quasi tutte le pratiche veterinarie convenzionali, e la resistenza agli antibiotici può derivare dall'uso troppo frequente e non necessario di questi farmaci. Inoltre, cani e gatti sono esposti agli antibiotici quando mangiano alimenti contenenti carne di animali, il che comprende circa il 99% degli ingredienti presente negli alimenti per animali domestici oggi sul mercato.
I residui di antibiotici (5) passano attraverso la catena alimentare, quindi anche se il veterinario non ha prescritto antibiotici non necessari all’animale domestico, ci sono buone probabilità che esso sia esposto a tali farmaci regolarmente attraverso il cibo che mangia.
L'eccezione è costituita dall’utilizzo di carni biologiche e nei prodotti di origine animale per cani e gatti.
Come Frenare l’Abuso e la Resistenza agli Antibiotici
Prima di tutto, è importante rendersi conto che virus e funghi non rispondono agli antibiotici e quando questi farmaci vengono dispensati per trattare le infezioni non batteriche, ciò costituisce un classico caso di abuso indiscriminato (6).
Spesso i veterinari semplicemente non sanno come aiutare un animale domestico che starnutisce, tossisce o avverte prurito e si sentono obbligati a fare qualcosa, quindi prescrivono una terapia antibiotica.
INSISTERE SU UN TEST DI COLTURA E SENSIBILITA’: Se si sospetta che l’animale domestico abbia un'infezione - o se il veterinario fa una diagnosi di infezione - prima di accettare un ciclo di trattamento, se il veterinario non lo suggerisce, è opportuno richiedere un test di cultura e sensibilità.
Quando un veterinario prescrive un antibiotico senza una coltura batterica e un test di sensibilità, sta facendo un'ipotesi sul tipo di organismo patogeno presente e sul miglior antibiotico per trattarlo (7). Ogni volta che viene prescritto un antibiotico non necessario o inappropriato, aumenta il potenziale di resistenza.
Un test di coltura e sensibilità fornisce al veterinario due informazioni molto importanti: l'organismo preciso che causa l'infezione e il miglior antibiotico per curarla.
Una coltura è semplicemente un prelievo di un campione dell'area interessata. Potrebbe consistere in un tampone sterile imbevuto di urina o un tampone di tessuto infetto, pelle o secrezione dell'orecchio. Il campione viene incubato e viene monitorata la crescita dell'organismo, che in genere inizia il giorno seguente.
Legggi anche: Gli Effetti dei Probiotici per Alleviare lo Stress di Cani e Gatti
Quando si formano colonie di organismi, ognuna di esse viene testata per determinare quale tipo di batteri è presente. La parte relativa alla sensibilità del test prevede il posizionamento di minuscole quantità di diversi antibiotici sugli organismi per vedere quali sono i batteri più sensibili. La concentrazione minima inibente, o MIC, è la più bassa concentrazione di antibiotico che impedisce la crescita visibile dei batteri, consentendo al veterinario di scegliere l'antibiotico e la dose corretti per trattare con successo l'infezione dell’animale domestico (8).
Il processo decisionale deve comprendere anche la scelta di un antibiotico che può essere somministrato per iniezione, per via orale o topica, per ottenere risultati ottimali nell'area specifica del corpo in cui si trova l'infezione. Solo in una situazione di emergenza il veterinario deve prescrivere un antibiotico prima di poter eseguire il test di coltura e sensibilità (9).
DARE AL PROPRIO ANIMALE DOMESTICO L’ANTIBIOTICO ESATTAMENTE COME PRESCRITTO: È importante somministrare la giusta dose dell'antibiotico a intervalli regolari e utilizzare l'intera prescrizione, anche se l’animale domestico sembra essere completamente guarito prima che il farmaco si sia esaurito.
Questo assicurerà che l'infezione sia completamente risolta e impedirà all’animale domestico (10) di dover prendere un altro ciclo completo di antibiotici perché il primo non è stato interamente somministrato e l'infezione non è stata efficacemente eliminata.
Tale comportamento scorretto si verifica soprattutto in presenza di infezioni della pelle. La pelle, infatti, inizia a migliorare nell’arco di pochi giorni o una settimana e i proprietari di animali interrompono l'antibiotico prima che l'infezione molto venga completamente debellata. Ciò non solo aumenta il rischio di sviluppare resistenza agli antibiotici (11), ma lascia anche l'animale non completamente guarito.
Altri Suggerimenti di Prevenzione
Durante la terapia antibiotica è consigliabile dare un integratore probiotico all’animale, in modo tale da preservare l’integrità dei batteri “buoni” presenti nella flora intestinale (12). Per invece evitare quanto possibile qualsiasi tipo di infezione, usare regolarmente l'argento nanocolloidale, un integratori ricco di fitonutrienti e minerali, e una dieta più naturale possibile.
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Riferimenti:
1 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31760363
2 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31661921
3 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31599545
4 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31383313
5 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31291949
6 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31213265
7 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31053353
8 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31030846
9 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30955231
10 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30944529
11 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30905629
12 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30869029