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La tigna nel cane e nel gatto: sintomi e rimedi

Lo sapevi che il tuo adorato compagno peloso può essere soggetto a una fastidiosa patologia della pelle, la tigna del cane e del gatto, che può causare danni anche importanti alla sua salute?

La tigna del cane e del gatto è una malattia infettiva piuttosto comune

Questa condizione, che è possibile riscontrare nel cane e nel gatto con una certa frequenza, è causata da funghi patogeni che vivono sul pelo e sulla cute dell'animale1.

L’agente responsabile della tigna del cane e del gatto è di solito il batterio Microsporum canis, ma se gli animali possono uscire all’aperto ed entrare in contatto con bovini, roditori ed equini, possono essere contaminati anche da altri generi di funghi come ad esempio Trichophyton ed Epidermophyton.

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Come si manifesta la tigna del cane e del gatto?

Le lesioni che si riscontrano con maggiore frequenza nella tigna del cane e del gatto sono la perdita di pelo a chiazze esfoliate e con eritema; a volte gli animali si leccano, mordicchiano e grattano l’area infettata2.

Le zone più colpite dalla malattia sono il muso, le orecchie, le zampe anteriori e il dorso del naso, proprio perché sono le parti dell’animale più esposte al possibile contatto con il fungo.

Numerosi processi morbosi sono correlati alla tigna del cane e del gatto e comprendono:

 

  • Dermatite miliare (piccole lesioni crostose simili a semi di miglio, associate ad arrossamenti della pelle, perdite di pelo, escoriazioni, ulcere. In alcuni casi è presente un aumento dei linfonodi;

 

  • Dermatite seborroica generalizzata (eccessiva produzione delle ghiandole sebacee, che secernono troppo liquido e danneggiano le zone circostanti. Solitamente si presenta con prurito, follicolite, piodermite, infiammazione e forfora;

 

  • Follicolite con papule e comedoni (colpisce le zone del mento e dei margini delle labbra; i follicoli piliferi si otturano e formano i cosiddetti comedoni o punti neri);

 

  • Lesioni nodulari (lesioni granulomatose o bolle; i granulomi sono infiammazioni nodulari in rilievo che spesso trasudano (cherioni), a seguito dell’infezione da tigna);

 

  • Piodermite delle pieghe facciali (eruzioni cutanee eritematose (papule) e purulente (pustole), successivamente ricoperte da croste di colore giallastro;

 

  • Blefarite (infiammazione delle palpebre, che ne colpisce i due strati esterni e può estendersi sino a coinvolgere la congiuntiva palpebrale);

 

  • Onicomicosi (unghie con forme anormali, solitamente gonfie e di colore giallastro, frequentemente imputabili ad infezione da Trichophyton mentagrophytes;

 

  • Paronichia (infiammazione delle pieghe della pelle che confina con l’unghia e di altre pieghe della cute e delle unghie).

 

Leggi anche: Sconfiggere la Giardia nel Cane e nel Gatto: Sintomi e Rimedi Naturali

Come si cura la tigna del cane e del gatto?

Se l'esito della visita veterinaria è stato positivo per la malattia, è opportuno avviare immediatamente una terapia specifica per la tigna del cane e del gatto. La durata della terapia può variare da settimane ad alcuni mesi.

In primo luogo, l’animale contagiato deve essere isolato immediatamente dagli altri animali (dopo la diagnosi di tigna, è necessario che soggiorni in un luogo facilmente pulibile e disinfettabile, se possibile).

La cura della tigna del cane e del gatto comporta l'uso di un fungicida orale (come l'itraconazolo e la griseofulvina), indicato dal veterinario, per un periodo di almeno sei settimane3.

Se, trascorso questo periodo, l’esame colturale di controllo è positivo, è necessario continuare il trattamento per eradicare completamente l'infezione.

Come posso prevenire la tigna del cane e del gatto?

Prevenire la tigna del cane e del gatto4 è un compito arduo ma non impossibile. Un animale in buone condizioni di salute, con pelo e pelle sani, ha meno probabilità di sviluppare questo dannoso parassita anche se entra in contatto con le spore fungine.

Perciò, l'alimentazione deve essere curata con grande attenzione, perché svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l'integrità della pelle e dei follicoli piliferi dell’animale, dove le spore fungine trovano il loro habitat naturale.

Inoltre, quando si introduce un nuovo animale in casa, occorre considerare un periodo di quarantena per la bestiola, insieme a un esame colturale specifico per la tigna del cane e del gatto, soprattutto se il nuovo ospite presenta segni di mantello o pelle malsani.

Mantenere il nostro cane o gatto in buona salute, evitando che entri in contatto con soggetti malati, è il modo migliore per scongiurare questa infezione cutanea fungina, pruriginosa e persistente.

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Riferimenti:

  1. https://www.dermalias.com/trattamenti/dermatofitosi-o-tigna/
  2. https://www.ambvetfioccoscalvi.eu/micosi-nel-cane-gatto-guida-alla-zoonosi/
  3. https://doctorvet.it/tigna-nei-cani-contagio-e-trattamenti/
  4. https://www.vetwest.com.au/pet-library/ringworm-signs-diagnosis-and-treatment

 

Matea Skubic
Sull'autore Matea Skubic

Mi chiamo Matea e sono una sostenitrice della salute olistica degli animali domestici. Amo la natura e gli animali sin da bambina e sono orgogliosa di prendermi cura dei nostri animali domestici. Tuttavia, il mio interesse per la salute olistica degli animali domestici è nato solo quando ho adottato la mia prima cagnolina che si chiamava Luna. Oggi, purtroppo, sempre più cani e gatti soffrono di diverse malattie. La mia Luna non faceva eccezione. Ha sofferto di malattie della pelle di natura allergica e di problemi di tosse canina Mi sono subito resa conto che la medicina veterinaria tradizionale non le forniva un aiuto sufficiente.

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