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L’Occhio a Ciliegia del Cane (Prolasso della Ghiandola Lacrimale della Terza Palpebra)

Sapevi che il tuo cane ha una terza palpebra? Questo delicato organo, chiamato anche membrana nittitante1, non è normalmente visibile, tuttavia si può osservare se si apre delicatamente la palpebra mentre Fido dorme, o se si preme delicatamente sul bulbo oculare.

La terza palpebra è una palpebra supplementare che si muove avanti e indietro sulla superficie dell'occhio, proteggendolo e distribuendo il velo lacrimale.

Il velo lacrimale è prodotto da due ghiandole, la ghiandola della terza palpebra (ghiandola nittitante) e la ghiandola lacrimale.

A cosa serve la ghiandola della terza palpebra?

La ghiandola della terza palpebra ha un ruolo essenziale nel mantenere umida la superficie dell'occhio, ed è responsabile della produzione di circa il 60% del film lacrimale.

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Se la superficie dell'occhio è secca, l'occhio si irrita e diventa suscettibile di sviluppare congiuntiviti, secrezioni oculari anomale e ulcere corneali2.

La ghiandola della terza palpebra si può ammalare?

Si, la ghiandola della terza palpebra può essere soggetta a prolasso, e tale patologia è normalmente chiamata “occhio a ciliegia”.

La ghiandola è tenuta in sede da una struttura fragile, il retinacolo. Nei soggetti predisposti alla lassità del retinacolo, o a causa di una particolare conformazione del cranio, la ghiandola infiammata può uscire dalla sua sede. 

In questo caso, la ghiandola si rende visibile a occhio nudo, tra il margine libero della terza palpebra e la superficie oculare.

L’occhio a ciliegia del cane si manifesta come una piccola massa rosa (da cui il nome) e di solito si presenta entro il primo anno di vita; può essere mono o bilaterale e verificarsi in tempi diversi.

Sebbene sia una condizione che può colpire qualsiasi cane, ci sono razze più predisposte, e le più comuni sono il Bulldog inglese, il Bouledogue francese, il Pechinese, lo Shar Pei, il Cane Corso, il Bullmastiff, l'Alano, il Mastino napoletano, il Beagle e il Cocker Spaniel.

L’occhio a ciliegia del cane è pericoloso?

L’occhio a ciliegia del cane non trattato presenta una diminuzione della produzione lacrimale e può causare la parziale chiusura dell'occhio. Ciò è motivo di secchezza oculare e anche provocare infezioni.

Quando si verifica l'occhio secco3, il sintomo più comune è una secrezione oculare anomala, spesso di colore giallastro o marrone. Questo è anche causa di prurito, e può accadere che il cane si strofini gli occhi molto spesso, aumentando l'infiammazione.

Leggi anche: Verruche: Quando Rivelano la Salute Immunitaria del tuo Cane

Se queste condizioni progrediscono, l'occhio si gonfia, si formano chiazze opache sulla cornea e la vista può anche diminuire, in alcuni casi in forma molto grave.

Esistono rimedi per l’occhio a ciliegia del cane?

Nei casi di occhio ciliegia del cane, in passato si interveniva sempre rimuovendo la ghiandola estroflessa, ma questo comportava quasi sempre la comparsa di una grave secchezza oculare proprio a causa della funzione stessa della ghiandola, cioè della produzione e mantenimento dell’umidità corneale.

Oggi invece, il trattamento risolutivo dell'occhio a ciliegia del cane è chirurgico e comporta il riposizionamento della ghiandola nella sua sede naturale, mediante la creazione di una tasca sulla superficie interna della terza palpebra e la successiva sutura della ghiandola all'interno.

Pertanto, il trattamento è finalizzato a:

  • Ripristinare la funzione e l'aspetto delle strutture coinvolte;
  • Ridurre/eliminare le secrezioni anomale dall'occhio;
  • Ridurre l'irritazione e le lesioni alla cornea e alla congiuntiva;
  • Mantenere/ripristinare la produzione lacrimale della terza palpebra;
  • Ridurre il rischio di infezioni secondarie.

Nei casi di occhio a ciliegia del cane, occorre un trattamento post-operatorio?

Il trattamento post-operatorio dell’occhio a ciliegia del cane può comprendere compresse (antibiotici e antidolorifici) per diversi giorni, colliri e pomate per gli occhi per una o due settimane.

L'esercizio fisico dovrà essere limitato per alcuni giorni.  Dato che normalmente si utilizza materiale di sutura riassorbibile, non è necessaria la rimozione dei punti.

Ci sono complicazioni dopo l'intervento per l’occhio a ciliegia del cane?

La tecnica chirurgica per l’occhio a ciliegia del cane ha successo nel 90% dei casi se eseguita da un chirurgo esperto, ma, come per ogni intervento, possono verificarsi complicazioni, come ad esempio infezioni, formazione di cisti e problemi legati alle suture.

L’occhio a ciliegia del cane non è una patologia grave, ma quando si verifica occorre agire tempestivamente per evitare ripercussioni sulla salute del nostro amico a quattro zampe, che possono essere anche importanti.

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Riferimenti:

  1. https://doctorvet.it/terza-palpebra-cause-sintomi-diagnosi-prevenzione-cura/
  2. https://oculista-veterinario.it/patologie/cani/cornea-cani/
  3. https://www.clinicavetsanrocco.it/DT/CT20186/ART202026/CHERATOCONGIUNTIVITE-SECCA--KCS--O-OCCHIO--SECCO-/
  4. https://oculisticaveterinariatoscana.it/folio/prolasso-della-ghiandola-della-terza-palpebra/

 

 

Matea Skubic
Sull'autore Matea Skubic

Mi chiamo Matea e sono una sostenitrice della salute olistica degli animali domestici. Amo la natura e gli animali sin da bambina e sono orgogliosa di prendermi cura dei nostri animali domestici. Tuttavia, il mio interesse per la salute olistica degli animali domestici è nato solo quando ho adottato la mia prima cagnolina che si chiamava Luna. Oggi, purtroppo, sempre più cani e gatti soffrono di diverse malattie. La mia Luna non faceva eccezione. Ha sofferto di malattie della pelle di natura allergica e di problemi di tosse canina Mi sono subito resa conto che la medicina veterinaria tradizionale non le forniva un aiuto sufficiente.

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