Il pesce è un ingrediente molto popolare negli alimenti per animali domestici. Ma il pesce come fonte proteica nel cibo per cani e gatti non è sempre il massimo perché, purtroppo, la maggior parte dei frutti di mare utilizzati è rappresentato da avanzi delle industrie ittiche, e le ricerche mostrano come al loro interno siamo presenti metalli tossici come il mercurio.

Le concentrazioni di mercurio possono essere ben al di sopra dei livelli di sicurezza

In uno studio del 2016, scienziati dell'Università del Nevada, Reno (UNR), hanno misurato il mercurio in oltre 100 alimenti per cani e gatti sul mercato (1). I loro risultati hanno mostrato che alcuni alimenti per animali domestici, avevano livelli di mercurio superiori a quelli considerati "sicuri" per altri animali, e ovviamente questo era particolarmente vero per le formule contenenti pesce.

I ricercatori hanno valutato 54 alimenti per cani e 47 alimenti per gatti, formule sia umide che secche, in tutto lo spettro dei prezzi. Gli alimenti che hanno testato contenevano da 1 a 604 nanogrammi per grammo (ng/g) di mercurio. Quattordici dei 101 campioni, tutti contenenti pesce, avevano livelli di mercurio superiori a 100 ng/g, che è considerato il livello giornaliero "sicuro" per le lontre di fiume. Per i piccoli mammiferi, 70 ng/g al giorno è considerato "sicuro", quindi i ricercatori hanno ritenuto che 100 ng/g sia un "ragionevole livello di preoccupazione" nel cibo per cani e gatti.

Alcuni tipi di pesce accumulano più mercurio e altre tossine, in particolare pesci predatori come tonni, squali e pesce spada, perché sono più in alto nella catena alimentare e mangiano pesci contaminati più piccoli. I risultati dello studio indicano che gli alimenti per animali domestici contenenti salmone e trota, tendono ad avere i livelli più alti di mercurio. Il corpo idrico in cui vive un pesce influisce anche sui livelli di mercurio, altri metalli pesanti e inquinanti che accumula.

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Cosa hanno scoperto i ricercatori

I ricercatori hanno scoperto che gli alimenti per gatti tendono ad avere più mercurio rispetto al cibo per cani, in particolare le formule contenenti pesce. Un marchio specifico sul mercato, che nei suoi prodotti presenta una base di tonno e gamberi, conteneva 604 ng/g di mercurio in un lotto e 373 ng/g in un altro.

Gli autori dello studio dell'UNR suggeriscono che i produttori di alimenti per animali domestici possono evitare i pesci carichi di mercurio, conoscendo meglio le specie di pesce che usano nelle loro formule. Ad esempio, i pesci che mangiano plancton come la carpa asiatica e altri pesci che mangiano in basso nella catena alimentare sono più sicuri. In un nuovissimo studio pubblicato sulla rivista Science of The Total Environment (2), ricercatori dell'UNR hanno utilizzato la tecnologia del DNA per testare 59 alimenti per cani (sia umidi che secchi), 14 snack per cani, 17 alimenti per gatti secchi e 35 alimenti per gatti umidi per non solo contaminazione da mercurio, ma adulterazioni di altro genere.

Sulla base dello studio effettuato, i ricercatori hanno dichiarato: "Sulla base dei nostri risultati, incoraggerei i proprietari di animali domestici a evitare o ridurre al minimo l'alimentazione di alimenti a base di pesce ai loro animali domestici per mitigare i potenziali rischi legati all'esposizione cronica al mercurio". (3)

Più contaminanti nei frutti di mare

Molti tipi di pesce sono anche contaminati da sostanze chimiche industriali come PCB (policlorobifenili), diossine e pesticidi come il DDT (un insetticida vietato negli Stati Uniti).

Come per il mercurio, queste tossine vengono assorbite dalle piante e dagli animali oceanici più piccoli, all'estremità inferiore della catena alimentare. Man mano che gli abitanti degli oceani più grandi arrivano e consumano queste piante e prede contaminate, le tossine si accumulano e diventano più concentrate nei corpi dei pesci più grandi. Di conseguenza, i più grandi predatori dell'oceano finiscono per essere pesantemente carichi di tossine.

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A peggiorare le cose, il pesce negli alimenti per animali domestici è fortemente conservato durante il processo di produzione, spesso con un conservante chimico chiamato etossichina, noto per causare il cancro. L'etossichina è vietata nell'alimentazione umana tranne che in quantità molto piccole consentite come conservanti nelle spezie. L'etossichina è un ingrediente nascosto in molti alimenti per animali domestici Sfortunatamente, l'etossichina si trova ancora in molti alimenti per animali attualmente disponibili sul mercato.

È usato per conservare il grasso (grasso ottenuto da prodotti di scarto) in quasi tutte le farine di pesce. È importante tenere presente che se l'etichetta non elenca gli ingredienti esatti, inclusa la fonte proteica precisa (rispetto a "farina di carne" o "farina di pesce"), non hai assolutamente idea di cosa ci sia dentro. E poiché l'etossichina viene aggiunta prima che gli ingredienti grezzi vengano spediti ai produttori di alimenti per animali domestici, non viene elencata o divulgata sull'etichetta del prodotto. L'azienda di alimenti per animali da cui acquisti il cibo del tuo compagno a quattro zampe potrebbe non aggiungere etossichina, ma ciò non significa che non sia nella farina di pesce in quel cibo.

Non commettere l'errore di presumere che se l'etichetta del prodotto di farina di pesce non elenca l'etossichina, non è lì presente. A meno che l'etichetta non indichi specificamente che la formula è priva di etossichina (il che significa che hanno eseguito test di terze parti, che ti mostreranno), si dovrebbe presumere che la formula possa contenere etossichina. La farina di pesce a base di pesce d'allevamento è uno dei principali ingredienti del cibo per animali anche contaminato da micotossine (4).

Ulteriori problemi con alimenti per animali domestici a base di pesce

Sono un grande sostenitore della rotazione delle proteine nelle diete degli animali domestici. Questo perché qualsiasi cibo troppo consumato può creare nel tempo sensibilità alimentari e squilibri nutrizionali. Il pesce, a quanto pare, è uno degli alimenti più altamente allergenici per i gatti.

Le allergie causano infiammazione sistemica. I gattini che mangiano regolarmente cibi allergenici possono finire con un'infiammazione polmonare che può portare all'asma, che è una delle condizioni infiammatorie più comunemente diagnosticate nei gatti. Inoltre, sono stati stabiliti collegamenti tra mercurio e asma, etossichina e asma, quindi è facile dare un'occhiata al quadro più ampio delle condizioni infiammatorie legate alla dieta.

Il pesce nutrito in quantità elevate, specialmente in alimenti mal formulati e/o di scarsa qualità, può portare alla carenza di tiamina, che può causare perdita di appetito, convulsioni e persino morte. Anche l'ingestione a lungo termine di pesce nel cibo per gatti può esaurire le risorse di vitamina E. I frutti di mare sono una fonte molto ricca di iodio, ma il corpo dei gatti non ne richiede molto. Molti nutrizionisti animali credono che ci sia un legame tra i gatti che consumano troppi cibi ricchi di iodio e l'ipertiroidismo felino.

Le aziende di alimenti per animali domestici ora vendono formule "a basso contenuto di iodio" per gatti ipertiroidei. Un approccio migliore è evitare in primo luogo di dare ai gatti cibo a base di pesce. Evitare cibi ricchi di iodio sembra un buon modo per prevenire l'ipertiroidismo nei gattini.

Infine, il contenuto di magnesio nel pesce è stato collegato a malattie del tratto urinario nei gatti. Una dieta sovraccarica di magnesio minerale può predisporre il tuo gattino ai cristalli di magnesio e ammonio fosfato, noti anche come cristalli di MAP o cristalli di struvite. I cristalli sono un grosso problema per molti gatti oggi.

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Cosa si consiglia

Il mio consiglio è di essere molto esigenti riguardo al pesce che dai da mangiare al tuo animale domestico. Detto questo, il pesce è una ricca fonte di acidi grassi omega-3, essenziali per il benessere del tuo animale domestico. Se integri la dieta del tuo animale domestico con il pesce, ti suggerisco di utilizzare le sardine confezionate in acqua. Le sardine non vivono abbastanza a lungo da immagazzinare tossine eccessive nei loro corpi e sono una fonte formidabile di omega-3. Usare il salmone selvatico a rotazione con altre proteine è anche un ottimo modo per inserire gli omega-3 nella dieta del tuo animale domestico.

Se scegli di non dare da mangiare pesce al tuo animale domestico, ti consiglio di integrare la sua alimentazione con olio di krill o un altro acido grasso omega-3 di origine marina. Cani e gatti non possono ottenere abbastanza DHA ed EPA da fonti vegetali: hanno bisogno di omega-3 di origine oceanica, il che presenta un dilemma. La buona notizia è che ci sono oli marini di provenienza sostenibile, testati per la purezza, che possono soddisfare in modo sicuro e salutare, il forte fabbisogno del tuo animale domestico di questi acidi grassi essenziali.

Riferimenti:

1: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0377840116309257

2: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0048969721011694?via%3Dihub

3: https://carsonnow.org/story/05/03/2021/unr-study-shows-mercury-levels-pet-food-cause-concern-fish-based-foods-main-culprit

4: https://www.aquaneo-techna.com/en/nutrition/fish/mycotoxins-farm-fish