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Cosa Fare Se il Cane Ha Ingerito il Veleno per Topi Rodenticida?

Purtroppo gli avvelenamenti sono frequenti e a volte i cani ingeriscono veleno per topi rodenticida1.

In questo articolo parleremo del perché il cane può ingerire veleno per topi rodenticida e che cosa fare in caso venga avvelenato.

In realtà, tranne il caso in cui il nostro amico a quattro zampe ingerisce sostanze tossiche che derivano dall’ambiente naturale, i cani assumono il veleno per cause che non dipendono mai dai cani stessi ma dagli esseri umani, e spesso hanno a che fare con il denaro.

Ad esempio, un cane può essere avvelenato occasionalmente da sostanze velenose contenute nei vegetali, oppure se è stato morso o punto da un altro animale velenoso, e questo fa parte della casistica di origine naturale.

Molto più spesso però i cani sono avvelenati dagli esseri umani per gelosia, invidia, perché danno fastidio con il loro comportamento oppure perché causano danni alla proprietà e soprattutto interferiscono con gli interessi economici.

Ad esempio, l’avvelenamento dei cani da tartufo in Italia2, e in particolare in Lazio, Toscana e Marche, ha fatto registrare nel 2022 numeri molto alti – più di 46.000 cani avvelenati – con un tasso di crescita del 30% rispetto al 2021, e quest’anno si sta ripresentando lo stesso trend.

I cani da tartufo sono avvelenati per togliere di mezzo la concorrenza evitando che possano trovare il preziosissimo tubero, fonte di elevati guadagni per i raccoglitori del pregiato fungo sotterraneo.

Gli avvelenatori nella stragrande maggioranza dei casi utilizzano bocconi avvelenati contenenti rodenticidi, e quindi, oltre all’esca, il cane ingoia il veleno per topi rodenticida.

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Che cosa sono i rodenticidi e perché sono un veleno per il cane?

I rodenticidi sono uno dei principali strumenti per combattere topi e ratti3. Questi veleni sono disponibili in commercio sotto forma di esche in grani, polveri confezionate in bustine, e sono derivati dal dicumarolo o dalle cumarine.

Gli ingredienti attivi sono riconosciuti per la loro azione anticoagulante, ossia alterano i processi che regolano la coagulazione del sangue, causando la morte per emorragia interna. Il cane può assumere il veleno anche attraverso l'ingestione accidentale di carogne di roditori o di roditori avvelenati e questo è purtroppo un evento abbastanza frequente.

Quali sono i sintomi se il cane assume veleno per topi rodenticida?

Se il cane ha assunto veleno per topi rodenticida i segni clinici dell'avvelenamento possono comparire anche ore o giorni dopo l'esposizione al veleno.

Questo è il motivo per cui è fondamentale comunicare al medico veterinario quante più informazioni possibili sulla storia del nostro animale, sia recente che passata.

I sintomi più frequenti sono:

  • Affaticamento;
  • Pallore delle mucose;
  • Sangue nelle urine;
  • Depressione;
  • Anoressia;
  • Sangue nelle feci;
  • Stato di prostrazione;
  • Sangue dal naso;
  • Paresi;

 

Può verificarsi una morte improvvisa in seguito a emorragia cerebrale, pericardica, intratoracica o addominale.

Cosa devo fare se il cane ha ingoiato veleno per topi rodenticida?

La prima cosa da fare se il cane ha assunto veleno per topi rodenticida è recarsi tempestivamente presso una struttura veterinaria.

La diagnosi di avvelenamento da rodenticidi viene fatta attraverso l'analisi dei sintomi presenti e, soprattutto, attraverso gli esami di laboratorio e il profilo coagulativo, che risulterà più o meno alterato a seconda della gravità dell'avvelenamento.

Dopo aver valutato l'integrità delle funzioni vitali dell'animale, il veterinario procederà alla rimozione del veleno, alla somministrazione di eventuali antidoti e alle cure di supporto4.

Se la sostanza è stata appena ingerita, è essenziale indurre il vomito, a meno che l'animale non sia gravemente depresso. Se ciò non è possibile, il medico eseguirà una lavanda gastrica, che può ridurre l'assorbimento della sostanza tossica se eseguita entro 2-3 ore dall'ingestione.

Leggi anche: Come Proteggere i Cani e i Gatti dai Veleni

L'antidoto deve essere somministrato il prima possibile, ma solo dopo che il cane si è stabilizzato e l’avvelenamento da rodenticidi è stata eliminato.

La vitamina K è impiegata come supporto terapeutico per un periodo almeno 3-4 settimane. Se il caso è grave, Nei casi più gravi, il veterinario può predisporre una trasfusione di sangue.

Questo serve per somministrare immediatamente fattori di coagulazione e piastrine mentra la vitamina K inizia a fare effetto, dato che questo si presenta non prima di sono 12 - 24 ore).

Nell’avvelenamento da rodenticidi del cane, Il decorso della malattia è legato direttamente alla condizione clinica dell'animale, alle analisi cliniche, al quadro coagulativo e alla tempestività dell'intervento.

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Riferimenti:

  1. https://www.lafenicevet.it/faq/salute-e-benessere/avvelenamento-da-rodenticidi
  2. https://www.ilpost.it/2023/01/24/avvelenamenti-cani-tartufo/
  3. https://derattizzazioni.org/rodenticidi-anticoagulanti-acuti-e-sub-acuti/
  4. https://www.clinicaveterinariasantagostino.it/blog/lavvelenamento-da-rodenticida/

 

Matea Skubic
Sull'autore Matea Skubic

Mi chiamo Matea e sono una sostenitrice della salute olistica degli animali domestici. Amo la natura e gli animali sin da bambina e sono orgogliosa di prendermi cura dei nostri animali domestici. Tuttavia, il mio interesse per la salute olistica degli animali domestici è nato solo quando ho adottato la mia prima cagnolina che si chiamava Luna. Oggi, purtroppo, sempre più cani e gatti soffrono di diverse malattie. La mia Luna non faceva eccezione. Ha sofferto di malattie della pelle di natura allergica e di problemi di tosse canina Mi sono subito resa conto che la medicina veterinaria tradizionale non le forniva un aiuto sufficiente.

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