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Rogna: prevenirla, riconoscerla e curarla

Tra i diversi disagi che possono affliggere i nostri amici a quattro zampe vi è la rogna. Fastidiosa, di facile diffusione ed altamente contagiosa, colpisce moltissimi cani, provocando loro prurito incessante, eritemi e perdita di pelo. È perciò importante fare un buon lavoro di prevenzione e, all’occorrenza, saperla riconoscere per poterla curare al meglio.

Che cos’è?

La rogna è una patologia infiammatoria della cute degli animali provocata da parassiti appartenenti all'ordine degli acari, questi ultimi si annidano nella pelle o nei follicoli piliferi1.

Esistono diversi tipi di rogna:

  • Rogna rossa: è la più diffusa rogna canina. Gli acari responsabili di questa patologia spesso si trovano tra i peli del cane senza provocare fastidio; vivono nei follicoli piliferi e si cibano di olio prodotto dalla pelle. Possono causare irritazioni cutanee nei cuccioli o in esemplari con un basso sistema immunitario2.
  • Scabbia: è la tipologia di rogna più irritante. Gli acari scavano nella pelle e stimolano una reazione allergica cutanea negli animali; nelle persone possono invece sopravvivere solo per 5 giorni, nonostante lo sfogo cutaneo possa perdurare per alcune settimane2.
  • Forfora che cammina: tipologia di rogna provocata da un acaro dal colore biancastro che trasporta, attraverso la forfora, la pelle morta. Questi parassiti vivono sulla superficie cutanea dell’animale ma sono anche molto diffusi nella paglia: al giorno d’oggi, avendo sostituito le antiche cucce dei fienili, è la rogna meno popolare.3

Prevenirla

A scopo preventivo è auspicabile applicare mensilmente antiparassitari ed effettuare sverminazioni, ovvero l’eliminazione dei parassiti intestinali, ogni sei mesi. È consigliabile, inoltre, controllare sempre il cane al rientro dalle passeggiate ed evitare ambienti con sovraffollamento di cani e scarsa igiene.

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Riconoscerla

I sintomi più comuni e più evidenti sono:

  • aree senza pelo: molti cani finiscono con il perdere il pelo a causa dell’infiammazione dei follicoli piliferi.
  • prurito intenso: spesso accompagnato da rossore man mano che gli acari si diffondono lungo il corpo.
  • Croste: si formano a seguito dell’intenso prurito e del grattarsi dell’animale.
  • arrossamenti cutanei: dovuti dall’infestazione e dal prurito.
  • eritemi: irritazioni dovute al costante prurito.
  • setticemia: nei casi più gravi e non presi in tempo i graffi e le piaghe potrebbero infettarsi.

 

Leggi anche: Forfora cane: Rimedi, Cause e Come Curarla

Curarla

Nella maggior parte dei cuccioli sani, con rogna localizzata, non è necessario alcun trattamento ma tenderanno a stare meglio entro un paio di settimane: anche se potrebbe giovar loro l’uso di uno shampoo antibiotico per prevenire le infezioni causate dal continuo grattarsi.

Per gli esemplari adulti con rogna diffusa, è fondamentale riconoscere il disagio del cane ed accompagnarlo dal veterinario. La diagnosi è infatti il primo passo: l’esperto provvederà a prelevare un campione cutaneo o a mettere un pezzo di nastro adesivo sulla pelliccia del cane per osservarlo al microscopio; alle volte, inoltre, gli acari della pelliccia possono essere trovati nelle feci, in quanto il cane potrebbe averli ingeriti durante la strigliatura.

Il medico sarà così capace di identificare il parassita sia morfologicamente che geneticamente, in modo tale da comprendere il tipo di rogna che sta infestando l'animale. Il sospetto deve essere, ovviamente, supportato dai segni clinici e dalla localizzazione delle lesioni.4

La cura dovrà poi essere lunga e meticolosa. In commercio sono presenti numerosi prodotti acaricidi che possono essere applicati come spot-on o sottoforma di bagni medicati, il veterinario provvederà a prescrivere quelli più indicati nel caso specifico. Nei casi più gravi di infestazione è possibile ricorrere a presidi medici da dare per bocca o, solo sotto stretta supervisione del medico, per via sottocutanea. Nei casi di dermatiti complicate da infezioni batteriche sarà opportuno ricorrere a cicli di terapia antibiotica.2

È fondamentale agire prontamente se ritenete che il vostro cane abbia la rogna. Infatti, se non trattata, la patologia può diffondersi molto velocemente sul corpo del cane e divenire resistente ai trattamenti ogni volta di più. Inoltre, i casi gravi di rogna possono causare cicatrici permanenti o inspessimento della pelle. Senza contare che, con il tempo, il prurito continuo danneggia i follicoli piliferi e impedisce per sempre la ricrescita del pelo.

La scabbia è l’unica che può essere trasmessa all’uomo, anche se tale contagio avviene raramente e la sintomatologia nell’uomo è decisamente più blanda in quanto gli acari resistono meno sulla nostra cute: si può comunque manifestare su di esso una dermatite diffusa.

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Riferimenti:

1.Rogna (malattia) - Wikipedia

2.Rogna nel cane: cause, sintomi cura e prevenzione | DoctorVet 

Matea Skubic
Sull'autore Matea Skubic

Mi chiamo Matea e sono una sostenitrice della salute olistica degli animali domestici. Amo la natura e gli animali sin da bambina e sono orgogliosa di prendermi cura dei nostri animali domestici. Tuttavia, il mio interesse per la salute olistica degli animali domestici è nato solo quando ho adottato la mia prima cagnolina che si chiamava Luna. Oggi, purtroppo, sempre più cani e gatti soffrono di diverse malattie. La mia Luna non faceva eccezione. Ha sofferto di malattie della pelle di natura allergica e di problemi di tosse canina Mi sono subito resa conto che la medicina veterinaria tradizionale non le forniva un aiuto sufficiente.

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