I cani sono ben noti per la loro acuta capacità di fiutare droghe ed esplosivi, il che li rende preziosi negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e in altre aree dove si radunano un gran numero di persone. I cani fiutano anche malattie, come il cancro negli esseri umani e la peste. I ricercatori della Scuola nazionale di veterinaria francese a Maisons Alfort vicino a Parigi, hanno anche rivelato che i cani sono esperti nell'individuare il COVID-19, con una precisione quasi pari a quella dei test PCR (1). Nel prossimo futuro, è possibile che i cani vengano utilizzati per lo screening COVID-19 e possano lavorare negli aeroporti per rilevare il virus SARS-CoV-2 tra i viaggiatori.

I cani rilevano il COVID-19 con una sensibilità del 97%

Per lo studio, sono stati raccolti campioni di sudore dalle ascelle di 335 persone, che sono state poi testate tramite test PCR per COVID-19: 109 persone sono risultate positive. Nove cani che erano stati addestrati ad annusare SARS-CoV-2, hanno poi annusato i campioni. I cani sono stati in grado di identificare i campioni positivi con un'impressionante sensibilità del 97%, oltre a far segnare il 91% nell'identificare i campioni negativi (2).

In un precedente studio di prova del concetto, sei cani da rilevamento avevano un tasso di successo per cane che variava dal 76% al 100%. “Questi risultati forniscono alcune prove che i cani da rilevamento possono essere in grado di discriminare tra i campioni di sudore di individui sintomatici COVID-19 e quelli di individui asintomatici COVID-19 negativi”, hanno concluso i ricercatori (3). “Nessuno sta dicendo che possono sostituire una macchina per PCR, ma potrebbero essere molto importanti”, ha detto a Nature il neurologo veterinario Holger Volk dell'Università di medicina veterinaria di Hannover in Germania (4). Alcuni ricercatori tedeschi hanno anche lavorato per addestrare cani anti-covid.

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In uno studio pilota condotto da Volk e colleghi, pubblicato nel luglio 2020, otto cani da rilevamento sono stati addestrati per una settimana a rilevare il SARS-CoV-2 nella saliva o nelle secrezioni tracheobronchiali di persone con COVID-19 (5). Lo studio ha rivelato che i cani hanno determinato la differenza tra campioni positivi e negativi con una sensibilità dell'82,63% e una specificità del 96,35%. Nel complesso, il tasso di rilevamento medio dei cani è stato del 94%, con i ricercatori che hanno notato (6):

“Questi risultati preliminari indicano che i cani da rilevamento addestrati possono identificare campioni di secrezione respiratoria da individui infetti da SARS-CoV-2 ospedalizzati e clinicamente malati, discriminando tra campioni da pazienti infetti da SARS-CoV-2 e controlli negativi. Questi dati possono costituire la base per il metodo di screening affidabile delle persone infette da SARS-CoV-2”.

I cani stanno già lavorando per individuare con il loro olfatto il COVID-19 a Dubai

A Dubai, cani poliziotto appositamente addestrati vengono già utilizzati per rilevare il SARS-CoV-2 nei passeggeri dell'aeroporto internazionale di Dubai. I campioni vengono raccolti dai passeggeri, che vengono poi sottoposti a screening dai cani, con risultati che vengono fuori in meno di un minuto (7). Un processo simile è in corso presso l'Università di Helsinki, in cui i passeggeri in Finlandia si tamponano la pelle per rilevare il sudore usando un fazzoletto, quindi lo lasciano cadere in un barattolo che è passato a un cane per annusare.

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In pochi secondi vengono visualizzati i risultati, che vengono poi confrontati con i risultati di un test PCR (8). La ricercatrice capo Anna Hielm-Björkman ha dichiarato a Fortune (9):

“I cani trovano tutti i positivi che vengon individuati con la PCR e quindi [circa] il 5% in più di positivi rispetto alla PCR. Il cane è molto più sensibile. Trova più positivi dove le persone hanno avuto la malattia e hanno ancora il virus nel loro corpo, anche se non sono più contagiose. Inoltre, ciò che è in grado di [fare] è trovare quelli positivi fino a una settimana prima che manifestano i sintomi clinici. Sono ancora necessarie ulteriori ricerche prima che i cani possano essere utilizzati per annusare il COVID su larga scala. Ad esempio, non è il vero virus che i cani stanno annusando, ma gli unici composti organici volatili (COV) che gli esseri umani rilasciano in risposta a questa specifica malattia.

I cani sono superiori ai test PCR?

"I cani possono farlo”, ha detto a Nature Cynthia Otto, leader del Penn Vet Working Dog Center presso l'Università della Pennsylvania a Philadelphia. “La sfida è l'ignoranza che abbiamo come esseri umani su ciò che può confondere i cani” (10). Il team di Otto sta raccogliendo campioni di sudore da 1.000 magliette indossate da persone con e senza COVID-19, per aiutare a capire quali COV stanno rilevando i cani. Ai cani dovrebbe anche essere insegnato un punto limite per quantità molto piccole di virus, che potrebbero esistere in qualcuno che non è più contagioso. “Alcuni test PCR fanno la stessa cosa… Il motivo per cui non abbiamo ancora cambiato il punto di interruzione è che non c'è ancora nessuna ricerca su quanto tempo le persone sono contagiose. “I cani sono superiori ai test PCR”. (12)

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È del tutto possibile che un giorno, molto presto, diventino un aiuto regolare alle procedure di screening in un aeroporto o in luoghi super affollati di persone.

Riferimenti:

1 – 2: https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-05-19/dogs-sniffing-covid-from-sweat-fare-almost-as-well-as-pcr-tests?sref=i4qXzk6d

3: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0243122

4 – 10: https://www.nature.com/articles/d41586-020-03149-9

5 – 6: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32703188/

7: https://www.thenationalnews.com/lifestyle/travel/watch-uae-police-dogs-detect-covid-19-at-dubai-airport-1.1057176

8 - 9 – 11 – 12: https://fortune.com/2020/09/23/coronavirus-sniffing-dogs-go-into-action-at-helsinki-airport/