Oggi vogliamo parlare della sclerosi nucleare, meglio conosciuta come sclerosi lenticolare; si tratta di un fenomeno che colpisce gli animali e raramente anche gli esseri umani. Nello specifico, accade che si verifica un indurimento del tessuto che riguarda il cristallino dell'occhio.
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Come ben sappiamo il cristallino è la lente naturale trasparente che ha a disposizione l'occhio. Insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina. Quando il nostro animale è affetto da sclerosi nucleare le pupille assumono una colorazione grigio-azzurra.
La sclerosi nucleare, come detto in precedenza, va a modificare la lente dell'occhio e solitamente si sviluppa in entrambi gli occhi contemporaneamente. Gli animali con età superiore ai sei anni sono a rischio e il problema inizia a comparire lentamente aggravandosi a poco a poco.
C'è da dire che non essendo una situazione che provoca dolore e verificandosi lentamente, l'animale si adatta a questi cambiamenti della vista senza troppi problemi.
Negli animali giovani, che non sono ovviamente affetti da questa patologia, la lente dell'occhio è chiara e questo deriva dal fatto che è composta da fibre di tessuto che sono perfettamente organizzate e in piena salute.
Ovviamente, con il passare del tempo, queste fibre invecchiano con l'animale e poichè risiedono all'interno della capsula e sono chiuse non hanno possibilità di espandersi quando ricevono le nuove fibre. La conseguenza è che le vecchie fibre vengono spinte verso il centro della lente andando ad ammassarsi lì e creando una compressione che porta all'opacità della lente.
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