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  • Inquinamento: Segnali d'Allarme per la Salute di Cane e Gatto

    gatto con maschera anti inquinamento

    Non sono solo gli uomini ad accusare gli effetti del degrado ambientale: anche cane e gatto possono andare incontro a disturbi della salute.

    Quando ci si riferisce all’inquinamento, di solito si circoscrive il problema agli essere umani. In questo modo, però ci si dimentica dei nostri amati amici  animali. Sono molti i campanelli d’allarme che ci avvisano dei rischi per la loro salute. Proteggiamo cane e gatto dagli agenti inquinanti.

     

    I Fattori di Rischio

    Rispetto agli esseri umani, gli animali devono affrontare alcune aggravanti dovute alle loro caratteristiche fisiologiche: essendo più piccoli, ma forniti di un metabolismo più veloce, a parità di tempo di esposizione all’inquinante, assorbono una maggiore quantità di elementi tossici. 

    La luce solare può essere un fattore di inquinamento, soprattutto a causa della diminuzione dell’effetto protettivo dell’ozonosfera, può danneggiare la pelle degli animali dotati di un mantello rarefatto e provocare malessere agli occhi.

    Il materiale inquinante in sospensione aerea si deposita, prima o poi, nel terreno, sulla vegetazione e nelle acque ferme delle pozzanghere e dei piccoli specchi d’acqua. La loro ingestione diventa quindi molto pericolosa per l’animale. Per esempio, l’acqua della ciotola, nel caso di inquinamento delle falde, può rappresentare un grave fattore di rischio: cani e gatti ne ingeriscono le sostanze nocive, che a lungo andare nel tempo, possono recare molte malattie.

    Il pelo  è un ricettacolo, che raccoglie le particelle in sospensione e quelle depositate nel terreno o sul pavimento: leccandosi, gli animali possono ingerirne anche grandi quantità.

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  • Inappetenza nel Cane e nel Gatto: Cause e Consigli per Ritrovare l’Appetito

    cane e gatto

    Quando il cane o il gatto non mangia, la prima cosa da fare è valutare con attenzione il suo comportamento per determinare la vera causa della sua inappetenza. Questo è un comportamento da non sottovalutare ed è bene affrontare il problema il prima possibile, poiché può essere pericoloso per la loro salute. 

    La perdita di appetito nei cani e nei gatti, è chiamata anoressia. Esistono due tipi di anoressia: parziale e completa. L'anoressia parziale va riferita ad un animale che ingerisce cibo, ma non abbastanza per mantenersi sano; si parla di anoressia completa quando la perdita di appetito è totale per circa tre giorni.  

    L'anoressia negli animali domestici è diversa dal tipo di anoressia che associamo ai disturbi alimentari umani, quindi questa terminologia può creare un po’ di confusione. In alcuni casi, questa confusione può indurre ad una  conclusione sbagliata sulla serietà delle condizioni dell’animale domestico, portando i padroni a mettere a rischio la sua salute.

    Siccome la perdita di appetito negli animali domestici può indicare una malattia, è importante consultare il medico veterinario se si notano bruschi cambiamenti nelle abitudini alimentari del proprio animale. È particolarmente importante rispondere prontamente al rifiuto del cibo nei cani e nei gatti che di solito mangiano con appetito.

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  • Ansia da Separazione: Quando si Viaggia senza Cane e Gatto

    cane che guardaLe valigie sono pronte, avete i documenti in mano e avete sistemato il vostro amico a quattro zampe da un bravissimo dog-sitter/cat-sitter di fiducia. Nonostante sia tutto pronto per fare finalmente le vostre meritatissime vacanze e nonostante sappiate che il vostro animale domestico è nelle migliori mani possibili, avete ancora un angosciante senso di colpa e di ansietà nel lasciarlo.

    E se pensasse che l'ho abbandonato/a?”. “A lei/lui piacciono certe leccornie in certe ore del giorno: questa persona lo saprà?”. Solo solo alcuni dei pensieri che ti tormentano.

    Gli animali domestici sono considerati membri della famiglia. Il legame che abbiamo forgiato con loro è forte: è naturale che ci sentiamo tristi quando ci separiamo da loro, anche per un breve periodo. Tuttavia, è importante imparare a gestire le ansie e le preoccupazioni, per non trasmettere anche a loro paure e insicurezze.

    Ci sono diversi modi per assicurare a voi e al vostro miglior amico una separazione positiva.

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  • 16 Segnali di Disidratazione nel Cane e nel Gatto

    Cane volpino disidratatocon affanno che mangia crocchette

    Cani e gatti possono disidratarsi rapidamente, se esposti a temperature elevate. La disidratazione negli animali è un problema da non sottovalutare, poiché la perdita di liquidi organici altera le normali funzioni fisiologiche. Questi liquidi sono costituiti da elettroliti e sono vitali per l’organismo, quindi è importante conoscere e cogliere i segnali della disidratazione per rimediare subito.

    Proprio come gli umani, gli animali possono disidratarsi e manifestare inappetenza quando hanno troppo caldo. Questo dovrebbe essere motivo di preoccupazione, soprattutto se l’animale dimostra un cambiamento repentino dell’appetito e inizia a vomitare dopo i pasti. Anche gli animali più sani possono soffrire di disidratazione, colpi di calore e scottature se sovraesposti al calore estivo.

    Alcune razze canine con il muso piatto, come carlini, shih tzu, bulldog e i gatti persiani sono più suscettibili al colpo di calore, poiché hanno una conformazione dell'apparato respiratorio tale per cui non riescono ad ansimare con la stessa efficacia degli altri animali. Queste razze, insieme agli animali anziani, in sovrappeso e a quelli con malattie cardiache o polmonari, dovrebbero essere tenuti al fresco il più possibile e lontani dal caldo intenso. 

    Gli animali domestici con manto nero o marrone hanno maggiori probabilità di soffrire il caldo, perché assorbiranno più luce solare e si surriscalderanno più rapidamente. Quelli con pelo corto, tuttavia, hanno più probabilità di scottarsi.

    Rispetto ai cani, i gatti hanno maggiori probabilità di adattarsi meglio al clima caldo.

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  • Viaggiare con Cane e Gatto: Come Prepararsi

    cane dentro valigia per viaggiare

    Viaggiare con i nostri amici a quattro zampe può essere un’esperienza bellissima e, al contempo, stressante, per cui dobbiamo prestare la giusta attenzione prima e durante il viaggio, per renderlo il più confortevole possibile.

    Gli animali domestici vivono meglio in un ambiente familiare con una routine quotidiana regolare, perché essi sono piuttosto abitudinari. Qualsiasi tipo di viaggio destabilizza, anche se temporaneamente, queste loro “certezze”.

    È inutile negarlo: per cane e gatto viaggiare è un'esperienza stressante. Lo è anche per l’animale domestico più rilassato, immaginate per quelli più ansiosi! Tuttavia, se ne abbiamo necessità, o non vogliamo rinunciare alla compagnia del nostro amato beniamino neanche in vacanza, cerchiamo almeno di rendere il viaggio un'esperienza il meno stressante possibile per loro e per noi.

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  • Leishmaniosi nel Cane o Gatto: Sintomi, Prevenzione e Cura

    leishmaniosi La leishmaniosi è una patologia causata da protozoi del genere Leishmania. È una malattia infettiva di tipo parassitario, che si può trasmettere dall’animale all’uomo.

    Si pensa di conoscerla bene, ma, quando si parla di leishmaniosi, non bisogna trascurare nessun dettaglio ed è consigliabile informarsi adeguatamente. Cerchiamo di capire in cosa consiste questa pericolosa malattia, di riconoscere i sintomi, per poter agire e aiutare non solo i nostri amici a quattro zampe, ma anche noi stessi.

    Il parassita è veicolato nell’organismo del cane, del gatto o all’uomo, attraverso la puntura di un piccolo insetto, vettore della patologia, che prende il nome di flebotomo o pappataci. Il pappataci è più piccolo della zanzara e, a differenza di questa che ha un’attività diurna, il flebotomo punge specialmente al tramonto o all’alba, non emette nessuno ronzio, per via dei piccoli peli che rivestono le ali (da qui il termine “pappataci”, ovvero “pappare” tacendo).

    Il parassita Leishmania si moltiplica nell’intestino degli esemplari femmina di questo insetto durante la digestione del pasto di sangue e viene espulsa   con la saliva, attraverso la puntura ai nostri animali.

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  • Colpo di Calore nel Cane e Gatto: come prevenirlo

    Pinscher che riposa accanto alla ciotola di cibo un giorno caldo.

    Cani e  gatti sudano? Con tutti quelli peli soffrono il caldo come noi umani? Con l’arrivo della stagione estiva, noi umani iniziamo a sudare e queste domande giungono spontanee, quando abbiamo degli amici a quattro zampe che convivono con noi.

    Cani e gatti sudano in maniera diversa da noi. Loro possiedono delle ghiandole sudoripare, ma sono in quantità inferiore rispetto a noi umani e si trovano solo in alcuni punti specifici del corpo, come i cuscinetti plantari delle zampe, il mento, l'ano e la bocca. Le persone disperdono il calore sudando  mentre il cane lo fa attraverso la respirazione: è per questo che un cane accaldato tenderà ad ansimare, tenendo la bocca spalancata e la lingua fuori. Anche il gatto si rinfresca respirando, ma lo fa con meno frequenza; se accaldato, tenderà a bere e a leccarsi più del solito, poiché la saliva sul pelo, lo aiuta ad alleviare tale sensazione, ma va ricordato che questo comportamento non è frequente nei gatti, per cui se lo fa, vuol dire che sta sentendo troppo caldo.

    La normale temperatura del cane varia da 37,5° C a 38,5° C e nei gatti da 38,2°C a 39,2°C.

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  • Muta del Gatto: Attenzione all'Indigestione di Pelo

    gatto bianco perde peloQuando arriva il periodo della muta e il gatto si dedica alla toeletta quotidiana, bisogna fare attenzione che non inghiotta il pelo. È importante prevenire la formazione di matasse di pelo nell’apparato digerente dei mici: il rischio è un’occlusione intestinale gastrica.

    Quando la temperatura ambientale subisce dei cambiamenti, come in primavera e in autunno, la specie felina perde il pelo, fenomeno conosciuto come “muta”: si tratta di una vera e propria fatica fisiologica che l’organismo del micio affronta.  I singoli peli cadono e vengono sostituiti in maniera rapida e totale da altri, dando luogo alla crescita di un mantello nuovo. 

    Tra gli animali domestici possono verificarsi alcune variazioni nei ritmi naturali del cambio del pelo per via del riscaldamento di casa che, nei mesi freddi dell’anno, viene talvolta impostato su temperature eccessivamente elevate. Ecco perché il gatto può manifestare anche in inverno una sorta di muta anticipata. In ogni caso, qualunque sia il periodo dell’anno in cui il gatto perde il pelo, non tutto cade, andandosi poi a depositare in giro per l’appartamento: spesso, infatti, capita che una parte venga inghiottita dall’animale.

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  • Come Allontanare Naturalmente Pulci, Zecche, Zanzare e Api da Cane e Gatto

    rischio di malattie causate da insetti e parassiti

    Con la bella stagione arrivano puntuali zanzare, zecche, pulci, mosche e api. L’aumento delle ore di luce e della temperatura ambientale, fattori che contraddistinguono l’arrivo della primavera, favorisce il risveglio della natura e la ripresa dell’attività di tutta una serie di insetti molesti, con i quali i nostri amici a quattro zampe possono facilmente venire in contatto.

    Tra gli ospiti indesiderati troviamo:

    • ♦ ecto-parassiti: pulci e zecche. Questi parassiti si nutrono del sangue del cane e del gatto e possono provocare numerosi disturbi e a volte seri problemi di salute; 
    • ♦ pungitori: api, vespe, calabroni, i cui effetti sono, magari, meno gravi, ma più dolorosi.

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  • Piante e Fiori Pericolosi per Cane e Gatto

    cucciolo di gatto col gelsominoLe piante e i fiori ornamentali sono davvero bellissimi, riempiono le nostre case, giardini, balconi e terrazze di colori e profumi, tuttavia  occorre prestare attenzione, perché alcune di queste piante sono tossiche e velenose per cani e gatti.

    Per non commettere errori è bene escludere dagli ambienti domestici, ai quali hanno accesso cani e gatti, tutte le piante pericolose. Ecco alcune delle specie da evitare:

    Oleandro e mughetto: alterano le funzioni cardiache degli animali domestici.

    Gelsomino: l’assunzione di gelsomino ostacola la deglutizione, rende i movimenti scoordinati, provoca debolezza muscolare e convulsioni.

    Edera: la comune edera può diventare mortale se ingerita in quantità elevata.

    Ortensia: i boccioli dell’ortensia sono nocivi. I sintomi sono vomito, problemi ai polmoni, convulsioni e addirittura morte nei soggetti più deboli. 

    Giglio: è altamente tossico soprattutto per i gatti, dei quali mette in crisi le funzioni renali.

    Dieffenbachia: questa pianta è moderatamente irritante per il  cane, ma velenosa per il gatto.

    Lauroceraso: cani e gatti sono entrambi sensibili a questa pianta, le cui foglie contengono, seppure in quantità trascurabili, tracce di cianuro che può portare a convulsioni e paralisi cerebrali.

    Stella di natale: le sue foglie sono estremamente pericolose, perché la linfa che ne fuoriesce è altamente irritante per la mucosa intestinale.

    Vischio: l’ingestione delle bacche di vischio può provocare movimenti scoordinati, salivazione eccessiva, vomito, diarrea e dolori addominali. 

    Agrifoglio: bacche e foglie di agrifoglio causano disturbi all’apparato gastro-intestinale.

    Rododendro: provoca fastidi digestivi e cardiaci.

    Felce, pothos, petunia: non hanno, di norma, conseguenze fatali per i nostri animali, a meno che non siano in stato di cattiva salute.

    Non va poi dimenticato che oltre alle piante pericolose, vi sono gli insidiosi concimi e antiparassitari chimici contenuti nei vasi di specie botaniche che, altrimenti, sarebbero innocue per gli animali domestici. Attenzione quindi all’acqua che ristagna nei sottovasi, tossica per loro, la cui ingestione può avere esiti fatali.

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